[Recensione] Segui le Mosche- Barbara P. Baumgarten

Titolo: Segui le mosche

Autore: Barbara P. Baumgarten

Editore: Amazon

Genere: Horror

Anno d’uscita: 2016

Link d’acquisto:

Ciao a tutti! Oggi vi vorrei parlare del libro che mi ha tenuto compagnia durante un noioso volo in aereo. Si tratta di Segui le mosche di Barbara Baumgarten, autrice che ha spaziato da storie cyberpunk a rivisitazioni della saga di Twilight. Preferisco, però, i racconti inventati di sana pianta e così mi sono buttata nella lettura del suo libro horror Segui le mosche. A fine lettura mi trovo qui, davanti al computer…e non ho ancora bene chiara l’idea che mi sono fatta su questo libro. Non sarà facile fare la recensione. Spero almeno che, scrivendola, io riesca a schiarirmi un po’ le idee.

TRAMA

Quando il dottor Pete Buckler si trova fra le mani la cartella di Sophy Ward è convinto si tratti di un caso semplice e di routine. Tuttavia, ben presto il colloquio con la giovane rivela una verità sconcertante e terribilmente inquietante.
Pete Buckler, aiutato dal detective Paul Stein e dal collega Friederich Mounchen, cercherà di far luce su uno dei luoghi più sinistri del mondo: il St. George Institute.

RECENSIONE

Eccoci al difficile. In genere non mi lancio spesso nella lettura di libri horror perchè ne rimango spesso delusa e, questa volta, devo dire che il libro mi è piaciuto abbastanza anche se non mi ha del tutto convinta. La trama mi ha spinto subito ad acquistarlo in quanto adoro i misteri, i vecchi edifici che nascondono oscure presenze e un dottore che cerca di far luce su ciò che è successo…insomma, la trama sembrava una ricetta perfetta per me! Purtroppo, però, a fine lettura penso che il libro non sembri finito! Ci sono un sacco di punti che rimangono in sospeso e un sacco di segreti che rimangono tali. Non che la cosa non vada bene…anzi! In questo caso, però, il racconto si conclude troppo precipitosamente lasciando troppi punti scoperti e troppi punti di domanda al lettore.

Abbiamo uno psichiatra ed un detective che devono far luce sul caso di Sophy Ward che, nella notte di Halloween, si è addentrata nel St. George Institute insieme ad altri due suoi amici. Lei è l’unica sopravvissuta ma è sotto shock e non riesce a raccontare cosa sia successo dentro a quell’istituto. Degli altri due amici, invece, non si sa più niente, sono spariti. Le uniche loro tracce rimaste si trovano proprio sui vestiti di Sophy: del DNA e dei brandelli di intestino. Che sia stata lei ad uccidere i ragazzi? Inoltre, è convinta di essere sparita solo da una notte invece che da una settimana intera! In risposta a questo mistero, vengono trovate delle tracce di anestetico nel suo sangue…il che rende ancora più misterioso ciò che le sia successo, dal momento che il St. George è abbandonato da anni. Fra una conversazione e l’altra con Sophy, Buckler (lo psichiatra) cerca di far luce su quello che è accaduto in quella settimana in cui la ragazza è scomparsa, calandosi nella parte del detective. Inizierà poi a collaborare con l’effettivo detective Stein, a cui è stato assegnato il caso e che ha accesso ad informazioni a cui il dottore, ovviamente, non ha.

“«Lei mi ha detto che una ragazza è riuscita ad uscire da quell’inferno. È vero?»  chiese Mounchen. «Sì, è così. Una ragazza, assieme a due amici, ha passato alcune ore nel St.George Institute. Solo lei è sopravvissuta, ma non sono stati ritrovati corpi» ammise Buckler. «Chiaramente» chiosò il tedesco. «Vede, quando lo staff medico venne ucciso non si trovarono mai i corpi. O meglio, si trovarono solo parti di essi.>>”

Per come si stavano evolvendo le cose, ero molto soddisfatta del mio acquisto: il libro mi prendeva e volevo arrivare alla fine per capire cosa diavolo fosse successo. Inoltre trovo che la scrittrice sia riuscita a creare tensione durante il racconto, cosa non facile! E’ la fine della storia, però, ad essere precipitosa!  Come ho detto prima, molte delle domande che mi sono posta a inizio libro non hanno infine trovato risposta. Si scopre cosa successe quella notte, ovviamente, ma tutti gli altri dettagli che all’inizio sembravano essere importanti, se non addirittura fondamentali, non trovano una spiegazione, dando l’impressione che l’autrice se ne sia semplicemente dimenticata o che non sapesse come spiegarli. Perchè l’anestetico nel sangue di Sophy? Boh, non si sa. E questa è solo una delle domande che mi sono posta…ce ne sarebbero tante altre che non posso elencarvi per motivi di spoiler, in quanto riguardano tutte altri avvenimenti significativi del racconto.

“«Vede, si tratta di un anestetico. Il ciclopropano venne usato a partire dalla fine degli anni Venti per le sedazioni profonde durante gli interventi chirurgici». Stein continuò a guardare il dottore senza capire il motivo della sua preoccupazione. «Quindi?» incalzò. «Il problema, detective, è che quel tipo di sostanza non viene più usata dagli anni Sessanta».”

Il racconto è sempre in terza persona e si incentra sui quattro personaggi principali: il dottor Buckler (il vero protagonista), il detective Stein, Sophy e, da metà libro, anche il dottor Mounchen. Mi è piaciuto molto come l’autrice passasse da un personaggio all’altro, e mi sono molto piaciuti i flash-back di Sophy.

Anche qui, però, ci sono alcune cose che sembrano lasciate a metà: tramite i flash-back della ragazza, il lettore rivive ciò che è accaduto nella notte di Halloween nel St. George Institute ma, dopo l’ultimo flash-back, me ne sarei aspettata  almeno un altro che spiegasse cosa successe dopo. Questi, invece, vengono interrotti nel momento in cui Sophy, per evitare di essere arrestata, viene fatta interdire dal dottor Buckler che, però,  vuole continuare a parlare con lei per scoprire cosa è successo veramente. Ciò sarà però impossibile in quanto, a causa dell’interdizione, alla ragazza saranno somministrati medicinali più forti che le renderanno quasi impossibile pensare lucidamente. Perchè il dottor Buckler, che è proprio il medico che l’ha interdetta, non le fa assumere, tramite gli infermieri, medicinali più blandi così da poter continuare a indagare su quella notte? Mmmm…

«Cosa diavolo le è successo?» disse in tono duro Stein, incapace di sostenere la vista di quella ragazzina. Buckler si tolse gli occhiali, asciugandosi con la manica della camicia una goccia di sudore freddo che scendeva dalla fronte. «Cosa pensava accadesse con l’interdizione, Paul? Le hanno somministrato medicinali più forti. Speravo iniziassero più tardi, invece…» «Ma così è del tutto inutile! Guardatela! Sembra demente». Buckler era senza parole: come aveva potuto dimenticarsi dell’interdizione?

La fine del racconto, come avrete già intuito, non mi è piaciuta: dopo le tante riflessioni fatte da parte dei personaggi durante tutto il racconto (e dopo aver scoperto cosa è realmente successo all’interno dell’istituto), mi sarei aspettata delle azioni molto meno avventate. Mi è sembrato un modo per chiudere il sipario il più in fretta possibile. E’ un po’ come in Harry Potter e i doni della morte (1 e 2), dove Harry e compagnia cercano gli Horcrux che, ovviamente, trovano praticamente alla fine della seconda parte.

IN SINTESI:

Il libro è interessante e, nonostante tutto, mi è piaciuto, ma è troppo breve per spiegare tutti gli avvenimenti della storia. Avrei preferito che l’autrice dedicasse qualche pagina in più al suo racconto per approfondire meglio molte questioni che, invece e purtroppo, sono state lasciate in sospeso.

VOTO:

3-5-stelle



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18 pensieri riguardo “[Recensione] Segui le Mosche- Barbara P. Baumgarten

  1. Amo il genere lo acquisterò sicuramente…se posso, i finali precipitosi credetemi a volte avvengono perché lo scrittore non ne ha più..si taglia, o si finisce in modo azzardato ma anche questo fa parte del misterioso mondo della scrittura…

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  2. Buongiorno! Ho trovato questa recensione per puro caso e mi ha fatto tanto piacere. Sono felice che la storia sia piaciuta e che l’ansia si sia fatta sentire.
    Il finale… Sono amante non solo dei finali aperti, dove anche e soprattutto il lettore si può creare la propria spiegazione, ma anche di Lovecraft che lascia sempre con il fiato sospeso.
    Ho cercato di coinvolgere il lettore al punto di creare per sé una spiegazione ai fatti. Come dice Sophy certe cose rimangono inspiegabili.
    Grazie mille per la bellissima recensione e per aver dedicato un po’ del vostro tempo alla storia.
    Con affetto,
    Barbara.

    Piace a 1 persona

  3. Che piacere! Sono felice che tu abbia apprezzato la recensione. Ho trovato il tuo libro su amazon e la trama mi aveva conquistata. Ho scoperto dopo che eri anche tu una blogger! Felice che tu abbia apprezzato la recensione!

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