Teaser Tuesday # 28

Buongiorno a tutti! 🙂 Oggi è martedì, il che significa… Teaser Tuesday!

Le regole sono queste:

  1. Prendi il libro che stai leggendo;
  2. Aprilo ad una pagina a caso;
  3. Condividi un estratto di quella pagina;
  4. Occhio agli spoiler! Assicurati di non dire troppo: non rovinare il piacere della lettura;
  5. Riporta titolo ed autore, così che i lettori possano aggiungere il libro alla loro TBR list se sono rimasti colpiti dal teaser.

Semplice no? E tutti possono partecipare.

Se poi l’estratto vi è piaciuto, cliccando sull’immagine verrete riportati su Goodreads in modo da poter leggere la trama e nel caso aggiungere più velocemente il libro nella Wish List 😉

Ed ecco i nostri Teaser Tuesday!


TEASER TUESDAY DI NESSIE

attraverso il fuoco

Da Attraverso il Fuoco (Worldwalker #1) di Josephine Angelini (2014)

Voci atterrite si alzarono dalla folla che si era raccolta per assistere a quella scena umiliante. «Che accidenti le prende? Una crisi epilettica?» mormoravano quelle voci.
Breakfast adagiò delicatamente a terra Lily mentre l’attacco raggiungeva il culmine. Abbagliata da lampi di luce e stordita dal frastuono che sentiva nelle orecchie, non riusciva più a percepire gli altri sensi. Non sentiva nulla. Era stesa sul pavimento, la febbre la divorava dall’interno e poi, di colpo, accadde qualcosa.
Si vide dall’esterno, stesa a terra, i denti che battevano, la schiena che si curvava e si inarcava mentre i suoi muscoli tendevano ossa e articolazioni fino allo spasimo. Si era librata in aria, e guardava il suo corpo che si contraeva come se volesse farsi a pezzi. Poi le sembrò di sentire la voce di una ragazza, ma non ne era sicura. Era una voce molto debole, come se venisse da molto lontano, ma le parole erano solo dentro la sua testa.
Sei malata in questo mondo.
Lily si chiese se fosse la sua stessa voce.
Vieni da me e diventerai la persona più potente del mondo.
Ma non voglio andare via, pensò Lily.
La debole voce sparì e Lily ricadde dentro il suo corpo.


TEASER TUESDAY DI GIORDKA

sapiens

Da Sapiens: A Brief History of Humankind di Yuval Noah Harari (2011)

The human blitzkrieg across America testifies to the incomparable ingenuity and the unsurpassed adaptability of Homo sapiens. No other animal had ever moved into such a huge variety of radically different habitats so quickly, everywhere using virtually the same genes.6 The settling of America was hardly bloodless. It left behind a long trail of victims. American fauna 14,000 years ago was far richer than it is today. When the first Americans marched south from Alaska into the plains of Canada and the western United States, they encountered mammoths and mastodons, rodents the size of bears, herds of horses and camels, oversized lions and dozens of large species the likes of which are completely unknown today, among them fearsome sabre-tooth cats and giant ground sloths that weighed up to eight tons and reached a height of twenty feet. South America hosted an even more exotic menagerie of large mammals, reptiles and birds. The Americas were a great laboratory of evolutionary experimentation, a place where animals and plants unknown in Africa and Asia had evolved and thrived. But no longer. Within 2,000 years of the Sapiens arrival, most of these unique species were gone. According to current estimates, within that short interval, North America lost thirty-four out of its forty-seven genera of large mammals. South America lost fifty out of sixty. The sabre-tooth cats, after flourishing for more than 30 million years, disappeared, and so did the giant ground sloths, the oversized lions, native American horses, native American camels, the giant rodents and the mammoths. Thousands of species of smaller mammals, reptiles, birds, and even insects and parasites also became extinct (when the mammoths died out, all species of mammoth ticks followed them to oblivion).


TEASER TUESDAY DI LILLIJ

tutto per una ragazza

Da Tutto per una ragazza di Nick Hornby (2007)

Alicia si riaddormentò e io restai solo al buio, con mio figlio contro il petto. La volta prima ero confuso ed ero rimasto lì, in piedi, al buio, a farmi un sacco di domande. Ricordo ancora quali. Sì, adesso abitavo lì e più o meno sopravvivevamo. Ci davamo sui nervi a vicenda, ma col bambino avevo altro a cui pensare. Com’ero come padre? Non male, fino a quel momento. Come ce la cavavamo io e Alicia? Abbastanza bene, anche se era un po’ come a scuola, quando si lavora in coppia a una ricerca di biologia che però ti tiene occupato giorno e notte. In realtà non ci guardavamo mai. Ce ne stavamo seduti l’uno accanto all’altra, a guardare l’esperimento. Anche se Ufo non era una rana sezionata o roba del genere. Tanto per cominciare era vivo, e si trasformava di minuto in minuto. E poi uno mica può fare tanto il sentimentale con una rana sezionata, a meno che non sia uno psicopatico. Rimisi Ufo nella culla e tornai a letto, e Alicia mi abbracciò. Era calda e mi strinsi a lei. Improvvisamente Ufo emise una specie di rantolo e poi si mise a russare. Una cosa che ho notato è che i rumori di Ufo rendono più quieta la stanza. Uno penserebbe il contrario, no? Sarebbe più normale pensare che, per rendere quieta una stanza a notte fonda, nessuno dovesse fare rumore. Ma secondo me, il timore che il bambino smetta improvvisamente di respirare è tanto forte che i suoi versi affannosi hanno un effetto simile a quello del battito del proprio cuore, che ti dice che è tutto a posto.


Cosa ne pensate? Li avete letti? Vi ispirano? Diteci anche il vostro Teaser nei commenti 🙂

5 pensieri riguardo “Teaser Tuesday # 28

    1. Mi fa davvero piacere!! Sono partita con aspettative molto alte perchè mi piace molto la scrittrice. All’inizio sono rimasta un po’ perplessa, c’era qualcosa che non mi convinceva, ma non so cosa… ora che sono quasi alla fine me lo sto divorando!! Mi piace un sacco come stanno andando le cose 😀 e la cosa più bella è che ci sono già i seguiti😂

      "Mi piace"

  1. Belli. Vi lascio il mio:
    “Era stato questo il motivo per cui lui aveva fatto due pose rapide, premendo il pulsante di scatto mentre l’istinto gli diceva che non doveva perdersi uno sguardo che, probabilmente, non si sarebbe mai ripetuto. Poi, consapevole di avere solo un’ultima opportunità per fissare quella scena nella gelatina al bromuro d’argento della pellicola prima che gli sfumasse per sempre, aveva sfiorato con un dito la ghiera per regolare il diaframma e adattarlo al 5.6 giusto per la luce ambientale, aveva variato di qualche centimetro l’asse della macchina e scattato la foto un attimo prima che la ragazza girasse la faccia, coprendosela con la mano. Non era successo nient’altro; e quando lui, cinque minuti dopo, si era riavvicinato con le due macchine ricaricate e pronte, lo sguardo della ragazza ormai non era più lo stesso e il momento era passato. Faulques aveva fatto il viaggio di ritorno con il pensiero fisso a quelle tre foto, chiedendosi se, una volta sviluppate, avrebbero mostrato quello che a lui era parso di vedere, o ricordava di aver visto”. (Arturo Pérez-Reverte, Il pittore di battaglie).
    Buona giornata! 🙂
    Alexandra

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