[Recensione] Il soffio di Dio – Carmine Del Mondo

Buonasera! 🙂 Eccomi oggi con la recensione di un fantasy davvero interessante: già dalla trama ero rimasta molto incuriosita, con il parallelo tra un mondo fantasy e il mondo reale, e l’autore, che ringrazio molto, è stato così gentile da offrirmi una copia omaggio che non mi sono certo lasciata sfuggire. Il romanzo in questione si intitola Il soffio di Dio di Carmine Del Mondo e si tratta del primo romanzo di una serie del quale sono già usciti i primi tre volumi e a giugno uscirà l’ultimo. Ma vediamo ora bene come è 😉

Titolo: Il soffio di Dio

Autore: Carmine Del Mondo

Editore: Selfpublishing

Genere: Fantasy

Serie: Nel nome dimenticato di Dio #1

Anno di uscita: 2018

Link d’acquisto: 

TRAMA

Che collegamento c’è tra un virus informatico, che ha distrutto tutta la rete digitale mondiale, e un mondo fantasy?
Una vecchia dal misterioso passato custodisce oggetti di un popolo antico, donati da un Dio il cui nome è stato cancellato dalle menti dei suoi stessi adepti.
Un ragazzo sconfigge il più promettente dei guerrieri, con abilità raccontate in favole a cui nessuno vuole credere.
Una malattia improvvisa colpisce un minuto numero di cittadini di Old Talos, un’allucinazione collettiva, parlano di una strage perpetuata da mostri invincibili e di essere gli unici sopravvissuti.
E se avessero ragione?

RECENSIONE

Il soffio di Dio ci porta avanti nel tempo, nel 23° secolo, dove, non si ancora bene per quale motivo, sembriamo tornati in epoca medievale o meglio in uno dei quei bellissimi videogiochi fantasy, con tanto di elfi e goblin, dove una dote si è risvegliata in alcune persone trasformandole in maghi, guaritori o guerrieri.

“Come aveva immaginato, sotto la grande navata le guardie bloccavano l’accesso agli anelli inferiori, quelli riservati ai nobili possessori della “dote”: Guerrieri, Maghi e Guaritori, i soli che avevano capacità utili in un combattimento. La dote, così la chiamavano, si ereditava dai genitori. Era qualcosa che scorreva nel sangue e si acquisiva per diritto di nascita.”

Il protagonista assoluto è Keyser che, dopo aver provato a risvegliare tutte e 3 le doti senza successo è destinato ad abbandonare ogni aspirazione, trascorrendo la vita come un comune cittadino. Da piccolo il ragazzo è stato ritrovato al limite del Confine e proprio per queste sue origini uniche e misteriose viene disprezzato da tutti: solo diventando un grande guerriero avrebbe potuto ottenere il giusto riconoscimento e rispetto, ma quella strada ormai si è chiusa. Eppure fin dall’inizio è chiaro che abbiamo davanti un personaggio fuori dal comune, quando un potere mistico ed antichissimo gli fa compiere mosse leggendarie, delle quali solo la vecchia maga Arianna, considerata da tutti solo una pazza, sembra essere a conoscenza.

Attorno a lui ruoteranno due personaggi, Gron e Haurian, rispettivamente i più promettenti tra i guerrieri e i guaritori. Questi tre sono infatti cresciuti insieme ed il  legame tra loro è molto forte, un misto tra amicizia, amore e rivalità, che ha avuto modo di formarsi negli anni, giustificando ogni loro atteggiamento e gesto. Eppure nonostante le premesse, il loro comportamento soprattutto nella seconda parte l’ho trovato un po’ irreale: passare dall’ammazzarsi a vicenda al farsi battutine come se nulla fosse il secondo dopo, sembra voler affrettare un po’ le cose. Ci sta che una volta risolti i problemi la vecchia amicizia torni a galla, ma avrei immaginato un po’ di tensione almeno per un primo periodo, o comunque una forzata accettazione della situazione imposta.

E questo senso come di fretta lo troviamo anche in altri momenti, quando cose che avrebbero necessitato forse di un maggior tempo di sviluppo accadono molto velocemente, come ad esempio l’accrescimento dei propri poteri in pochi giorni, ai quali viene data comunque  una spiegazione, ma che non riesce ad evitare la perdita di un pochino di autenticità. Ma d’altronde il libro copre un arco di tempo di poco più di una settimana quindi gli eventi sono molto concentrati.

“«Devi concentrarti, piccola. Devi attingere alla tua energia spirituale.» Haurian tirò un profondo respiro per caricarsi.
«Ci provo, ma se non lo posso toccare, è come se le forze si disperdessero nell’aria.»
«Non contrastare l’aria, usala, non sono le tue mani che devono curarlo, ma l’aria che lo circonda.»”

Per il resto lo stile è molto fluido e lineare, vengono usate parole ricercate senza però rendere la lettura pesante o impegnativa come talvolta accade nei fantasy. Le descrizioni non sono eccessivamente minuziose, ma neppure inesistenti (cosa ricorrente agli esordi), il giusto mix che permette una buona immaginazione degli eventi senza farti venire la voglia di saltare interi paragrafi per passare all’azione.

L’inizio mi è parso un po’ troppo ricco di personaggi e di salti da una parte all’altra, che mi hanno fatto fare fatica a seguire il filo del discorso, ma presto si riesce a familiarizzare sia con il mondo, davvero ben strutturato sia socialmente che “magicamente”, che con i vari personaggi.

Al centro dell’intero romanzo c’è sicuramente il mistero: molte sono le incognite, i segreti e le leggende da scoprire e rivelare, anche se purtroppo per avere una risposta a tutto bisognerà completare la lettura dell’intera saga, perché molte rimarranno le domande irrisolte. Ad esempio avrei voluto un maggior focus sul presente, che invece si limita all’antefatto; mi sarebbe piaciuto comprendere di più di questo virus informatico, ma dovrò avere pazienza. In compenso l’intricato mistero della seconda parte, con il simil-universo parallelo, ha dato decisamente un valore aggiunto al romanzo!

Sicuramente un ottimo esordio, inaspettato, un inizio di saga promettente che lascia curiosità pur avendo un suo svolgimento e una sua fine; piacevole sebbene a tratti leggermente impegnativo, ricco di colpi di scena e mai volgare, anche se con scene molto forti, soprattutto nelle battaglie.

Voto:4-stelle

Consigliato: SI


Allora che ne pensate? Vi ispira? Lo conoscevate? 🙂nessie

 



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